ReBUS Workshop 2021
L’Agenzia Spaziale Italiana, con il supporto del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli, dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie e lo Sviluppo Economico ENEA, del Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR, dell’Istituto Superiore di Sanità - ISS, dell’Università di Roma Tor Vergata, Del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, di Thales Alenia Space, di Kayser Italia e di Telespazio, ha organizzato il workshop dedicato al progetto ReBUS per presentarne obiettivi e risultati intermedi.
Tipo di evento | Meeting Nazionali |
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Partecipazione | Evento in presenza |
Inizio | 18/11/2021 - 09:00 |
Fine | 18/11/2021 - 12:30 |
Link utili | |
Personale di riferimento | |
Documenti |
L’Agenzia Spaziale Italiana, con il supporto del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli, dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie e lo Sviluppo Economico - ENEA, del Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR, dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dell’Università di Roma Tor Vergata, Del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, di Thales Alenia Space, di Kayser Italia e di Telespazio, ha organizzato workshop dedicato al progetto ReBUS per presentarne obiettivi e risultati intermedi.
Il progetto ReBUS In-Situ Resource Bio-Utilization per il supporto alla vita nello Spazio, ha l’obiettivo di studiare la problematica relativa alla coltivazione di piante superiori in ambienti extraterrestri utilizzando le risorse disponibili in loco. E’ stato ideato da un consorzio di Università, Centri di Ricerca e Aziende Aerospaziali Italiane in risposta al bando di Ricerca per Missioni Future di Esplorazione Umana dello Spazio emesso dall’Agenzia Spaziale Italiana a fine 2017, e si colloca nel filone dello studio dei cosiddetti sistemi biorigenerativi di supporto alla vita nello Spazio, ovvero quei sistemi che dovranno essere capaci di rigenerare le risorse vitali (ossigeno e acqua) e produrre ciboper gli astronauti utilizzando gli scarti generati dall’equipaggio durante le future missioni di esplorazione spaziale (reflui umani, CO2, residui vegetali, etc). Nei sistemi bio-rigenerativi, le piante giocano il ruolo biologico fondamentale di rigenerare l’aria grazie alla fotosintesi, purificare l’acqua attraverso la traspirazione e produrre cibo magari riutilizzando parzialmente gli scarti organici dell’equipaggio. Tuttavia la coltivazione delle piante in ambienti diversi da quelli terrestri pone una serie di quesiti che a oggi sono ancora irrisolti. La ridotta gravità, la presenza di radiazioni, il diverso ciclo giorno/notte, per esempio, sono condizioni che le piante devono affrontare per poter sopravvivere in ambienti extraterrestri. I terreni lunari e marziani non sono per nulla adatti alla coltivazione, sia per la loro composizione minerale che per la mancanza di componente organica. La possibilità di stabilire delle basi permanenti sulla Luna o su Marte passa, quindi, anche attraverso la comprensione degli effetti che questi fattori hanno sulle piante e l’individuazione e messa a punto di opportuni sistemi e strategie di coltivazione e di tecniche per la valutazione della qualità e della sicurezza del cibo prodotto.
La finalità del Workshop è quello di presentare le attività degli enti coinvolti nel progetto e i risultati conseguiti a due anni dall’avvio dello stesso. Il Workshop offrirà anche l’opportunità di stimolare la creazione di sinergie e collaborazioni tra la comunità nazionale, nonché di dare lo spunto per lo spin-off delle conoscenze anche in ambiti non spaziali.