Un team internazionale di ricercatori guidato dal CREA - Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo e da Nils Stein - Istituto tedesco Leibniz per la genetica delle piante e la ricerca sulle colture, ha ricostruito la storia genetica di peperoni e peperoncini per scoprire quanto gusti culinari e tradizioni alimentari abbiano condizionato la biodiversità e la diffusione di questo prodotto, traendone preziose informazioni scientifiche e agronomiche per il futuro.
Lo studio - condotto nell’ambito di G2P-SOL, il più ampio progetto di ricerca europeo Horizon 2020 sulla famiglia delle Solanaceae, coordinato dall’ENEA - è stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista dell’Accademia americana delle scienze (PNAS). Gli scienziati hanno analizzato oltre 10.000 campioni di specie del genere Capsicum custodite nelle banche internazionali del germoplasma: si tratta della più ampia collezione del peperone finora caratterizzata e studiata, che rappresenta la diversità di oltre 130 paesi nel mondo, distribuiti in cinque continenti. Mediante tecnologie di sequenziamento di nuova generazione, sono state sviluppate 26.000 sequenze barcode del DNA in grado di definire in modo univoco ciascun individuo oggetto di studio. Inoltre, sono stati adottati nuovi modelli di analisi genomica di popolazione, in grado di analizzare in modo accurato le similarità tra regioni geografiche di appartenenza delle accessioni, definendo le rotte evolutive della specie.
Maggiori informazioni Comunicato stampa CREA.
Articolo El Pais - El viaje de los pimientos por todo el mundo, contado por la genética
Articolo The New York Times - How Peppers Proliferated Around the Planet