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Ambiente: dagli scarti del caffè nuovi prodotti alimentari e agricoli

ENEA ha identificato alcune molecole benefiche presenti nel caffè, che possono essere utilizzate per sviluppare nuovi prodotti in campo alimentare, nutraceutico, cosmetico e agricolo. Pubblicata sulla rivista di settore Plants, la ricerca è stata condotta con il supporto di alcuni istituti di ricerca messicani  (El Collegio de Michoacàm, Istituto Tecnològico Superior de Zongolica CONAHCYT) e dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA). Lo studio è di particolare rilievo in quanto mette in evidenza le proprietà della cascara (buccia essiccata), tra i sottoprodotti finora meno studiati del caffè.

“Gli scarti del chicco di caffè sono spesso considerati un problema ma, grazie alla ricerca scientifica, possono trasformarsi in ‘miniere’ di molecole benefiche, come antiossidanti, polifenoli, carotenoidi, flavonoidi e minerali, per realizzare prodotti a valore aggiunto per vari settori”, spiega la ricercatrice ENEA Loretta Bacchetta, coautrice dello studio insieme ai colleghi Oliviero Maccioni (Laboratorio di Bioeconomia circolare rigenerativa), Gianfranco Diretto e Sarah Frusciante (Laboratorio Biotecnologie GREEN).  

Per maggiori informazioni: comunicato stampa ENEA

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