Progetto DIRECTFOOD
Valorizzare le produzioni agroalimentari dei sistemi locali e tradizionali
Il settore agroalimentare italiano è caratterizzato da una lunga catena di intermediazione che ostacola la tracciabilità e penalizza i prodotti premium, concentrandosi principalmente sui margini di prezzo e profitto. In questo contesto si colloca il progetto DIRECTFOOD per la “Valorizzazione delle Produzioni agroalimentari dei Sistemi Locali e di quelli tradizionali del Made in Italy attraverso la gestione integrata delle filiere e di canali innovativi produttore-consumatore”. Il progetto ha coinvolto l’ENEA, le Università degli Studi della Calabria, del Salento, di Perugia e Siena, un’organizzazione calabrese di produttori ortofrutticoli e una PMI del settore ICT per raggiungere un insieme di obiettivi quali:
- valorizzazione commerciale dei prodotti agroalimentari a forte connotazione locale/regionale attraverso la caratterizzazione territoriale, l’innovazione di prodotto e il miglioramento delle caratteristiche organolettiche. Attraverso specifiche analisi sensoriali è infatti possibile capire come i diversi trattamenti, dal campo alla trasformazione, possano influire sugli attributi sensoriali (aspetto visivo, aspetti olfattivi, sapore, consistenza ecc.) creando così le basi per un miglioramento sensoriale del prodotto;
- sviluppo di packaging innovativo e di nuove tecnologie di refrigerazione passiva, per migliorare le caratteristiche qualitative dei prodotti durante la conservazione e ridurne i costi;
- la gestione e il controllo dei cicli produttivi attraverso un sistema di rintracciabilità basato su uno standard unico per le diverse produzioni e filiere; nello specifico, è stata creata una piattaforma tecnologica informatica attraverso la quale il consumatore che acquista un determinato prodotto attraverso un semplice codice a barre può conoscere tutti i dettagli dei trattamenti sul campo (dalle potature ai trattamenti biologici, irrigazione, lavorazione terreno ecc.) e di trasformazione (selezione, conservazione, lavaggio, packaging). Si è anche calcolata la water footprint di ciascun prodotto;
- la realizzazione di piattaforme tecnologiche per la gestione integrata della logistica per diversi canali commerciali e l’utilizzo di modelli di supporto alle decisioni basati sull’integrazione delle informazioni in campo agricolo con quelle acquisite direttamente dal cliente/consumatore finale;
- la riduzione degli “scarti” e loro reintroduzione all’interno del ciclo di produzione e consumo, attraverso utilizzazioni innovative (additivi alimentari, aiuti alimentari, energia);
- la valutazione ambientale dei processi in esame.
L’ENEA ha contribuito al raggiungimento di questi obiettivi effettuando:
- l’Analisi Sensoriale per la valutazione dei prodotti di IV gamma ad aumentata shelf life e dei sistemi innovativi di refrigerazione;
- la valorizzazione degli scarti del settore agrumicolo mediante estrazione di sostanze bioattive quali i carotenoidi, utilizzando l’estrazione con CO2 supercritica;
- l’implementazione di Sistemi di Gestione Ambientale;
- lo sviluppo di tecnologie informatiche per l’implementazione delle piattaforme tecnologiche (ICT del C.R. Portici).