Project SOLE
Sistema Ottico di illuminamento LED e controllo iperspettrale per la coltivazione di piante finalizzate ad applicazioni spaziali
Il progetto SOLE propone la realizzazione di un dimostratore per la coltivazione fuori suolo di piante, basato su illuminazione artificiale a stato solido (LED).
Nel progetto verranno studiate le migliori ricette di luce per durata, intensità e qualità spettrale, ottimizzate per realizzare le diverse fasi della crescita vegetale.
Il dimostratore sarà dotato di sistemi di analisi non distruttiva per monitorare lo stato di crescita e di salute delle piante, in tempo reale, anche da remoto, automatizzando il processo di raccolta ed analisi dei dati.
Nella prospettiva di un impiego di questo dimostratore a supporto di ricerche per future missioni spaziali dotate di equipaggio, questo sistema consentirà di valutare attentamente le risorse necessarie per produrre adeguate quantità di cibo fresco riducendo i tempi operativi da parte dell’astronauta.
D’altro canto, questo stesso sistema potrà essere utilizzato per studi sulla risposta delle piante alla crescita e sviluppo in condizioni di lanci sperimentali su piattaforme quali mini e/o micro satelliti, o ancora su Stazione Spaziale Internazionale.
La compagine progettuale vede il coinvolgimento della G & A Engineering S.r.L che vanta una consolidata esperienza nel settore della progettazione ingegneristica e produzione di impianti di apparati speciali nel settore aerospazio e difesa, nonché delle tecniche di coltivazione idroponica in ambiente controllato e si avvale, inoltre, del fondamentale supporto di ASI per la definizione dei requisiti di alto livello per la progettazione e realizzazione di un dimostratore per la coltivazione di piante in condizioni idroponiche, finalizzato anche ad un ipotetico utilizzo in ambiente spaziale.
Non trascurabile è la considerazione che, oltre agli obiettivi collegati allo spazio, i risultati previsti dal progetto saranno di sicura valenza anche per applicazioni terrestri. È infatti, sempre più pressante la necessità di individuare alternative alle tecniche di coltivazione tradizionali, che possano spostare le produzioni vegetali anche in ambienti estremi, come ad esempio zone aride, contaminate o climaticamente avverse, e in zone urbane, al fine di supportare le crescenti richieste di alimenti freschi e qualitativamente garantiti.