Sergio Musmeci
Formazione
Laurea in Scienza Biologiche, Dottore di Ricerca in Protezione delle Piante (Università degli Studi della Tuscia, 2004).
Competenze e skill
Entomologia applicata, gestione integrata dei parassiti, difese naturali delle piante, interazioni pianta-insetto.
Allevamento degli insetti, monitoraggio delle popolazioni di insetti in campo, coltura in vitro delle piante, analisi delle interazioni pianta-insetto mediante coltura in vitro, valutazione della resistenza delle piante e tolleranza agli organismi nocivi mediante analisi di laboratorio, valutazione dell'effetto dei raggi γ sulla fisiologia e comportamento riproduttivo degli insetti per la valutazione della tecnica dell'insetto sterile. Analisi statistica e modellizzazione di dati biologici e climatici.
Aree di ricerca e finalità
Studio della biologia ed ecologia degli insetti dannosi in agricoltura, individuazione e caratterizzazione di fonti di resistenza genetica agli insetti fitofagi nell’ambito della variabilità naturale delle piante. La finalità consistono nello sviluppo e implementazione di sistemi di difesa a basso impatto ambientale, nel miglioramento della qualità dei prodotti alimentari e nella tutela e sviluppo dell’agrobiodiversità.
Principali attività di ricerca svolte
- Durante il periodo di formazione studia il ruolo delle difese morfologiche (tricomi ghiandolari fogliari) nella specie Solanum berthaultii Hawkes e negli ibridi incrociati con il S. tuberosum
- Dal 2000 è membro fondatore della Onlus BBCA (Biotechnology and Biocontrol Agency) e collabora in programmi di ricerca nazionali ed internazionali per l’individuazione di nuove molecole naturali ad azione insetticida
- Nel periodo di Dottorato sperimenta, presso i laboratori dell’ENEA, nuove tecniche di biosaggio su callo vegetale in vitro per l’analisi dell’interazione tra insetto e metaboliti secondari della pianta. Sfruttando tale tecnica, analizza l’effetto di alcaloidi tropanici della patata (calistegine) sulla biologia del lepidottero Phthorimaea operculella Zeller
- Nell’ambito del Progetto MiPAF Miglioramento Genetico della Patata collabora con l’Università degli Studi Federico II di Napoli e con altri centri di Ricerca nazionali ed internazionali per l’introgressione di geni di resistenza a stress biotici in varietà coltivate di patata. Nello stesso periodo analizza il ruolo delle difese costitutive ed inducibili dei tuberi nel meccanismo di resistenza a P. operculella in ibridi derivanti dalla fusione somatica tra S. tuberosum e S. pinnatisectum
- Tra il 2008 e il 2010, presso il Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma, nell’ambito del Progetto FRU-MED, compie sperimentazioni su varietà di pesco per la qualità nutraceutica e per la tolleranza alla mosca della frutta Ceratitis capitata Wiedemann (Diptera, Tephritidae)
- Nello stesso periodo, compie ricerche per la valutazione di sistemi di difesa biorazionali (abbinamento di sistemi lure and kill, lure and sterilize, cattura massale) analizzando, mediante modellizzazione fattoriale e multivariata, le variabili (andamento climatico, tipo di conduzione e metodo di difesa) potenzialmente condizionanti le dinamiche di popolazione di C. capitata.
Attuali linee di Ricerca
- Ricercatore ENEA Dal 2010, negli ultimi anni ha lavorato in progetti di ricerca (PROPALMA, IAEA Technical Contract) volti alla comprensione della biologia ed ecologia del punteruolo rosso delle palme Rhynchophorus ferrugineus Olivier (Coleoptera, Curculionidae) con l’obiettivo di realizzare, attraverso le informazioni ottenute, sistemi di controllo area-wide a basso impatto ambientale
- Nell’ambito del progetto PABIOVAT ed in collaborazione con l’istituto per le Colture Industriali di Bologna, ha condotto test e sperimentazioni per la caratterizzazione della resistenza a P. operculella in cloni ibridi avanzati di patata idonei per la coltivazione biologica
- Ha condotto studi in collaborazione con il Centro di Ricerca per la Frutticoltura di Roma (CREA-OFA), per analizzare le interazioni tra caratteristiche morfologiche e biochimiche del frutto di pesca (pubescenza, composti volatili) e comportamento di C. capitata.
- Nell'ambito delle attività previste per il progetto esplorativo DIMOSFRU ed in collaborazione con il Centro di Ricerca per l'Olivicoltura, Agrumicoltura e Frutticoltura (CREA-OFA), sta conducendo uno screening per la valutazione in laboratorio della suscettibilità varietale a Drosophila suzukii in ciliegio.
- Negli ultimi anni ha sviluppato un metodo statistico di nuova concezione per la previsione climatica stagionale nell'area europea, con potenziali applicazioni in agricoltura e nella gestione del territorio. La previsione stagionale è un task difficile, specie in ambito europeo. Il sistema di previsione (Space-Atmos-LRF) è stato proposto nell'ambito del FERRERO Hazelnut Award tenutosi per l'EXPO di Milano del 2015 ricevendo una menzione speciale da parte della Commissione giudicatrice. Tale sistema statistico fornisce ipotesi sul trend stagionale attraverso un approccio probabilistico che utilizza centinaia di potenziali indicatori in reciproca interazione, i quali specificano per diverse componenti di variabilità climatica. In particolare, numerosi potenziali effetti o "interferenze" (molti dei quali di origine solare e ancora virtualmente mai esplorati in un sistema statistico integrato finalizzato alla previsione) vengono analizzati mediante semplici algoritmi di diagnostica statistica ed eventualmente selezionati e introdotti nel modello in costruzione. Il sistema è stato testato mediante cross-validation per il periodo 1980-2000 e quindi verificato attraverso diversi anni di previsione vera e propria. Benché il sistema sia ancora implementabile, esso ha dimostrato una notevole capacità di descrizione dei pattern di anomalia circolatoria nel settore Euro-atlantico. Space-Atmos-LRF, specie se integrato con gli output forniti dai modelli ufficiali, potrebbe rivelarsi potenzialmente utile per possibili applicazioni di larga scala in agricoltura e gestione del territorio.